D’IO – I NUOVI IDOLI
Scheda artistica
“D’Io” è uno spettacolo che affronta un tema di grande attualità attorno a cui ci ritroviamo tutti, è uno sguardo sul mondo alla ricerca dei nuovi idoli che indirizzano i nostri pensieri e muovono le nostre azioni. Smartphone, social, community. La paura di essere tagliati fuori. La paura dell’invisibilità. L’essere in più posti contemporaneamente per essere assenti in tutto ciò che facciamo. Seguire per essere seguiti. Foto, video, notizie, fake, incontri, cibo, moda, spettacolo, politica, amici, musica, lavoro, voti… Viviamo nella multidimensione: digitale come reale.
“D’Io” racconta le nuove dipendenze. E lo fa con il linguaggio proprio di Mosaiko: intenso, poetico e senza censure. La drammaturgia si snoda tra video e personaggi in scena che utilizzano le nuove tecnologie per soddisfare i propri desideri, per completare le loro vite, per dare una risposta ai loro bisogni. Un leone da tastiera, un influencer, una donna che cerca compagnia col dating. Odio, apparenza, sesso. Tre nuovi comandamenti di D’io. Una scenografia semplice, caratterizzata da una decadenza post-moderna, disegna lo spazio e unisce i personaggi nella rete delle connessioni.


Uno scenario reale, una spinta alla riflessione e al confronto: cosa succederebbe se tutte le persone del mondo smettessero improvvisamente di credere in D apostrofo Io? Per i temi trattati lo spettacolo è consigliato ad un pubblico maggiore di 14 anni. In produzione anche una versione più adatta alle scuole superiori, dove il tema è molto caldo e viene appositamente disegnato uno scenario di alienazione per trasmettere un messaggio positivo di cambiamento.
Di e con Alessandro Stellacci e Francesca Magistroni
Regia di Alessandro Stellacci
Produzione Il Mosaiko Teatro
Durata: 55 minuti circa
Siamo stimolati, siamo in sovraccarico, alimentiamo l’essere che ci contiene, siamo l’essere. Siamo uno e trino. “Dacci oggi i nostri like quotidiani e rimetti a noi i nostri interessi, come noi li rimettiamo ai nostri follwer e non ci tagliare fuori, ma liberaci dall’invisibilità.” E’ questa la nuova preghiera rivolta a D apostrofo Io. I personaggi vengono alla fine ricondotti a due uomini originari, un Adamo ed Eva creati da D apostrofo Io, che finiscono chiusi nelle loro dipendenze. D apostrofo Io propone loro una fusione, propone loro di diventare persone migliori: lui può fare miracoli, regalare il successo, creare il proprio posto per ognuno, prendersi cura dei loro figli meglio di quanto possano fare loro. Può regalare felicità che può essere consumata, in modo facile e veloce.
